Immaginate se non dovessero più esistere i nonni

Questo maledetto Corona Virus sta facendo strage vigliaccamente di anziani, e soprattutto di nostri amati nonni, che oggi sono parte di semplici statistiche e di bollettini pomeridiani della protezione civile, come se dovessimo raggiungere obiettivi fissati da un budget.

Ma ci siamo posti la domanda: “come sarà la nostra vita domani senza i nostri nonni?

Ad oggi sono oltre 3000 decessi di anziani al di sopra dei 70 anni che recheranno dolorose sofferenze ad innumerevoli famiglie e ancor più ai relativi numerosi nipotini.

Ma riuscite ad immaginare un mondo, da un giorno all’altro, senza il pranzo domenicale dai nonni a base di pasta al forno e pollo e patate, l’assenza improvvisa dei fidati compagni di gioco dei nipotini al parco, la mancanza dei nonnini che raccontano le loro esperienze di vita ai bambini che ascoltano a bocca aperta, l’impossibilità di essere soddisfatti nel vedere i propri nonni apprendere l’uso dei personal computer e dei videogiochi, la serenità di stare nel lettone dei nonni con la febbre quando mamma e papà vanno a lavorare ed essere curati con i famosi metodi e cure delle nonne e potremmo aggiungere altri infiniti esempi di felicità da abbracci amorevoli dei nonni

Ma il danno maggiore che subiremo tutti noi è la cancellazione drastica di tutta la memoria storica di famiglia. E’ un trauma irrecuperabile perché non sapremo mai a fondo chi siamo se non abbiamo la memoria dei nostri predecessori. Perché oggi il nostro modo di essere ed i nostri comportamenti provengono proprio dai nostri genitori e ancor prima dai nostri amati nonni.

In tal senso suggerisco la lettura di un testo davvero illuminante sui rapporti figli, genitori, nonni, bisnonni e così via, il titolo è “La sindrome degli antenati” di Anne Ancelin Schutzenberger.

Si legge tra l’altro: “Ognuno tiene la contabilità soggettiva di ciò che ha dato e ricevuto, nel passato e nel presente, e di ciò che darà e riceverà nel futuro”.

Io ormai ho “na certa” (come si dice a Roma), o meglio ho una età certa, e non ho più la fortuna di avere i genitori o peggio i nonni ma cosa darei per averli per 30 secondi per fargli domande importantissime alle quali non ho e non avrò più la possibilità di avere risposte.

Forza nonni vi stiamo vicini e rispettiamo le vostre preziose vite stando a casa. Davvero!

 


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