“PC zen” è un programma di formazione , o meglio di IN-formazione di Leadermente.
Innanzi tutto perché si definisce come “formazione” una attività di apprendimento?
Perché quando si attivano i circuiti di apprendimento si formano nuove connessioni neurali stimolando la neuroplasticità della mente.
Questa è la slide introduttiva di PC ZEN che riassume i concetti che saranno trattati durante le sessioni di IN-Formazione del più ampio programma Leadermente.
Gli argomenti evidenziati verranno trattati con la volontà di incentivare una maggior conoscenza di se stessi, fornire strumenti e tecniche di gestione delle emozioni; il tutto al fine di accrescere la propria Auto consapevolezza.
Che cos’è il Pensiero e Il GruppoPensiero?
La statua del “Pensatore di Rodin” forse può simboleggiare a perfezione il pensiero. Il Pensiero è sempre legato ad un Desiderio. Ma spesso dobbiamo passare dal Pensiero Negativo a quello Positivo per non cadere nelle cosidette “seghe mentali malefiche”.
A differenza degli animali noi esseri umani ritorniamo spesso su noi stessi e non pensiamo solo a cacciare o fuggire. La mente applica strategie rapide per trovare soluzioni, anche intuitive, di fronte ad innumerevoli problemi quotidiani , strategia meglio denominate come “Euristiche”.
Ma non sempre funziona la generalizzazione dei problemi ed allora la mente si affida su due modi di pensiero: Deduttivo ed Induttivo.
Nel Pensiero Deduttivo si applicano “Il Modus Ponens: 1. Se si prepara con attenzione un esame andrà bene 2. Si è preparato con attenzione 3. Pertanto andrà bene” ed “Il Modus Induttivo: dove applicando la negazione si ha 1. Se il mio cane mi vuole bene allora impara a fare un esercizio 2. Si rifiuta di fare l’esercizio 3. Perciò non mi vuole bene” . Il Modus Tolens si applica nell’investigazione e nella criminologia.
Nel Pensiero Deduttivo si parte da una assunzione GENERALE per andare al PARTICOLARE mentre nell’Induttivo si procede al contrario dal Particolare a Generale.
Che cosa sono i Pre-Giudizi?
Nel conoscere le persone i primi 6 secondi sono determinanti per applicare il Flight , Fly o Freeze da parte dell’area limbica del nostro Cervello.
Sarà proprio l’amigdala a classificare le persone secondo schemi precostituiti sulla base del nostro cervello rettiliano ed esperienze personali o sociali.
I Pre-giudizi (o unconscious bias) lavorano sul sistema 1 dei pensieri ovvero quello veloce , impulsivo, incosciente e automatico mentre il sistema 2 del pensiero , ovvero quello lento, riflessivo e logico viene attuato facilmente ma solo sulla base di una forte attenzione e concentrazione.
Ci sono almeno 43 BIAS incoscienti , ecco alcuni esempi: 1. Bias di affinità: privileggiare chi è simile a me, 2. Effetto alone: quando si considera uno attrattivo lo si considera anche capace e simpatico ed altri BIAS ancora.
Riconoscere i propri BIAS è un primo passo di autoconsapevolezza!
Un giovane psicologo americano Paul Ekman , alla fine degli sessanta , sviluppò alcuni studi interculturali per dimostrare l’esistenza stereotipata delle emozioni primarie umane: felicità, tristezza, rabbia , paura, sorpresa e disgusto.
Le espressioni delle emozioni primarie sono uguali da cultura a cultura un pò come il nostro respiro o altre funzioni vitali. Così le emozioni sfuggono al controllo umano e solo dopo qualche secondo subentra la razionalità e la coscienza, territori di predominio della corteccia prefrontale. A seguire furono studiate ed introdotte le “emozioni culturalmente specifiche” frutto dell’ambiente e del contesto in cui si nasce e si vive e le “emozioni cognitive superiori” che si differenziano da quelle primarie e che sono più lente a nascere e a scomparire. come : amore, senso di colpa, vergogna, imbarazzo, orgoglio, invidia e gelosia.
La Memoria è importante per tutte le cose che facciamo altrimenti non saremmo in grado di parlare, riconoscere le persone , distinguere gli oggetti, leggere , trovare le strade e intrattenere relazioni sociali. Gazzaniga disse ” Tutto nella vita è memoria, tranne il sottile confine del presente”. In genere quando tratteniamo un ricordo memorizziamo solo un piccolo dettaglio mentre ciò che ricordiamo è una elaborazione sicuramente influenzata dal contesto o dall’accaduto originale. In effetti noi tendiamo a dare un significato alle cose che andiamo a ricordare andando così a deviare o personalizzare i fatti reali. Ciò crea non pochi problemi nell’ambito dell’investigazione e della criminologia nella raccolta delle testimonianze.
L’Empatia è la capacità di immedesimarsi negli altri riuscire a capire cosa pensano ed a volte prevenire il pensiero altrui. Buona parte di questa capacità nasce dalla scoperta dei “neuroni specchio” da parte dell’Università di Parma. Ma non tutto ciò è positivo poichè è una capacità difficile da gestire poichè comporta un coinvolgimento emotivo che a volte non esiste ecco perchè si hanno due definizioni: empatia emotiva e empatia cognitiva. A volte in alcune occasioni o professioni è necessario evitare il coinvolgimento emotivo per rimanere impassibili di fronte a decisioni importanti. In altre professioni come il manager a volte l’empatia emotiva viene annullata nel tempo favorendo il nascere di comportamenti dispatici. Ma solo chi è in grado di sentire l’emozioni dell’altro può aiutarlo o supportarlo.
L’Attenzione è concentrarsi e stabilire un programma attenzionale costituito principalmente da tre elementi: Percezione, Intenzione e Modo di agire e reagire.
Grazie ai sistemi pre-attentivi il cervello è in costante attività per analizzare il mondo intorno a noi ed indirizzare la nostra attenzione verso eventuali minacce o necessità.
Minacce o Necessità sono gestite dalla paura del pericolo o il modo di gratificarsi.
Oggi l’attenzione è diventata una risorsa importante visto che i lavori manuali sono stati sempre più superati da quelli intellettuali e la nostra attenzione è diventata oggetto di desiderio da parte di tutte le attività di vendita digitali.
La cosiddetta “economia dell’attenzione” è diventata importante da quando nuovi colossi come Google, Apple, Facebook ed altri hanno cominciato a competere con i media tradizionali nell’acquisire nuovi clienti.